Il secondo capitolo della trilogia del delirio targata Manuel Montolli segue la storia di un uomo (Tommaso Vavassori) in cerca della propria anima gemella. La normalità sembra essere padrona della vita dell'uomo, fino a quando questi non si ferma sul ciglio di una strada. Ispirato al discorso di Aristofane nel "Simposio" di Platone.