Gli episodi, alcuni dei quali si possono considerare semplici sketch, intendono rappresentare i molteplici modi di essere della donna italiana negli anni settanta. Al di là delle poliedriche capacità interpretative e dell'innata simpatia della Vitti, i soggetti e le sceneggiature non sono sempre all’altezza, e in vari casi trapela una morale misogina (ossia, la donna d’oggi vorrebbe sembrare forte e sicura di sé, ma al dunque non lo è). I più riusciti e originali sono forse L'allumeuse e Il mondo cammina; il più insulso, e anche il più gratuitamente razzista, Mamma.