"Passerotti o Pipistrelli?" narra la storia di Pericle, paraplegico confinato in casa dal suo handicap fisico, ma "libero" di spaziare con la mente e con l'anima - e del suo rapporto con la sorella Beatrice - donna nubile, dalla mascolina bruttezza, inchiodata negli schemi di un cattolicesimo vissuto in forma bigotta e utilitaristica - e con l'amico Mario - omino semplice e tartassato dai sensi di colpa coinvolto in una storia d'amore clandestina con la bella moglie del suo principale. La commedia sottolinea il problema dell'handicap e dei luoghi comuni che lo accompagnano, in maniera intelligente e mai morbosa, mettendo in luce l'eccezionale capacità di reazione del protagonista nei confronti della sua menomazione e la sua sottile e veloce intelligenza che gli consente di "correre" più degli altri.