L'insofferenza del popolo francese è sempre maggiore: in seguito alla grande protesta del 7 giugno 1788, nota come la Giornata delle Tegole, Luigi XVI ordina la convocazione di un'assemblea formata da rappresentanti di clero, nobiltà e Terzo Stato per porre fine alle rivolte. Maria Antonietta, contraria a permettere la partecipazione del popolo e sostenuta in ciò da du Morat, vorrebbe far annullare l'assemblea, ma viene dissuasa da Robert. Mirand è candidato come rappresentante del Terzo Stato e du Morat decide di opporgli un usuraio di nome Borouelle. Costui si assicura con il ricatto il voto dei commercianti parigini e uccide Pascal, un negoziante che si era rifiutato di appoggiarlo, cercando di far ricadere la colpa su Mirand: ciononostante, Mirand continua ad avere la maggior parte dei consensi e du Morat decide di risolvere il problema rapendolo. La Stella della Senna, informata da uno dei commercianti ricattati da Borouelle, interviene e libera Mirand appena in tempo per permettergli di presentarsi alle elezioni. Il giovane viene eletto all'unanimità e si prepara a rappresentare il popolo di Francia agli Stati generali.