L'auto di un ricercatore di nome Sullivan esplode misteriosamente una sera. Subito prima, però, l'uomo era stato avvicinato da un ragazzino su skateboard che gli aveva rubato uno zainetto. Che evidentemente conteneva informazioni molto importanti, dato che in molti iniziano a dare la caccia al ragazzino (si chiama Terry). Anche Barry Allen lo conosce fortuitamente: mentre cerca di svaligiargli l'auto. Intuisce subito che dietro il ragazzo c'è qualcosa di grosso, specie quando una sera vengono tamponati da due balordi che rapiscono Terry mentre Barry resta svenuto al volante. Ripresosi come Flash, recupera il ragazzo e fa arrestare i due drogati: che in preda al delirio e alle convulsioni muoiono in carcere. Barry ha preso a cuore Terry e sua sorella Cory, nel frattempo stabilitisi a casa sua. Ma segue anche la vicenda della morte di Sullivan: la vedova Joan, infatti, è un'intima amica di Tina. La verità viene presto a galla: Sullivan aveva scoperto la losca attività di Beauregard Lesko, un trafficante degli anni 60 che si credeva morto da tempo, ma è invece vivo e vegeto, e pronto a lanciare sul mercato una nuova letale droga chiamata Blue Paradise (la stessa che aveva avuto effetti devastanti sui due balordi incontrati da Terry e Barry). Sullivan aveva registrato tutto su un floppy contenuto nello zaino rubatogli all'ultimo istante da Terry. Ora proprio Terry vorrebbe fare un gioco pericoloso: chiedere a Lesko soldi in cambio del dischetto. Per questo si fa rapire dalla ragazza di Lesko, Pepper. Ma Flash, tramite l'inetto spacciatore Duvivier, rintraccia il covo di Lesko e lo stordisce insieme ai suoi seguaci hippie suonando a tutto volume una chitarra rock, distruggendo il laboratorio e fermando all'ultimo secondo l'immissione del Blue Paradise nei cieli di Central City. Ora Terry e Cory possono rifarsi una nuova vita lontano dalla strada, e magari vicino a Joan