La navetta di B'Elanna Torres, gravemente danneggiata da una tempesta ionica, riesce a malapena a rientrare nell'hangar della U.S.S. Voyager. Chakotay mostra a B'Elanna ciò che è stato ritrovato conficcato in una delle gondole di curvatura della navetta: un manufatto, apparentemente molto antico, che mostra chiaramente uno stemma klingon. Rimasta sola, B'Elanna nota con stupore che il manufatto ha cominciato a sanguinare, mentre la stanza si riempie di voci che urlano frasi klingon. Le analisi sull'oggetto non rivelano però nulla di insolito. Tuvok, durante una seduta di meditazione, afferma che il manufatto ha solo agito da catalizzatore per far riemergere dal subconscio di B'Elanna l'odio represso per la sua parte klingon. Quando la ragazza mostra di non condividere questa ipotesi, Tuvok tenta di provocarla, finendo per ferirla lievemente con una bat'leth. Di fronte all'autocontrollo di Torres, Tuvok incredibilmente reagisce come ci si aspetterebbe da un Klingon, congedandola con disprezzo e dicendole di andarsene via con il suo disonore.