Cosimo, mentre gioca una partita di calcio e dopo aver segnato un gol, si accascia a terra e viene soccorso da Don Matteo e dal maresciallo Cecchini. Al bambino viene diagnosticata una forma di leucemia in stato già piuttosto avanzato, e molto poco da vivere. L'unica speranza per salvarlo è trovare un donatore di midollo compatibile, come lo sarebbe stato il padre Remo Farina, latitante da mesi per vari reati. Nel frattempo, proprio Farina si rende protagonista di un furto di una statua in un museo, dove una donna, la figlia del custode, rimane ferita cadendo dalle scale, ma presto si scopre che aveva rubato una falsa copia realizzata da una scultrice che aveva intenzione di eseguire una truffa. Mentre i carabinieri indagano sul caso, il Capitano Olivieri si dichiara al PM, il quale era riuscito a leggere l'SMS di dichiarazione inviatogli in punto di presunta morte da Anna. Nel frattempo Cecchini organizza in la città una festa natalizia nel mese di agosto, poiché aveva mentito al piccolo Cosimo alludendogli, appena svegliatosi, che il 25 dicembre sarebbe caduto la settimana dopo. Dopo aver addobbato l'ospedale, cerca invano di convincere gli abitanti a festeggiare il Natale. Nel frattempo, viene catturato il padre, che però evade nel tentativo non autorizzato del maresciallo di fargli visitare il figlio malato. Cecchini poi sentirà una conversazione che credeva essere una proposta di matrimonio di Giovanni al Capitano, riferendo che si sarebbero sposati al PM Marco Nardi, il quale viene lasciato da Chiara, che aveva capito che lui amava sua sorella. Intanto si scopre che la figlia del custode aveva organizzato il furto insieme a Farina; e che il custode fosse il colpevole dell'aggressione della figlia (non riconosciuta a causa del passamontagna) e viene arrestato. Nardi si dichiara al Capitano Olivieri e i due si baciano. Nel mentre, i tentativi di Cecchini, dei sacrestani e dei carabinieri Barba, Ghisoni e Zappavigna vanno a vuoto. Allora il maresciallo fa un disperato appello collegato ad una stazione radio, affinché la via della città che porta dall'ospedale alla chiesa (dove si sarebbe svolta la Messa di Natale) venisse addobbata in modo natalizio. Molti, commuovendosi, decidono di aderire all'iniziativa e l'episodio si conclude con la motoslitta di Cosimo e del maresciallo che raggiunge la chiesa attraverso vie addobbate e piene di gente vestita in modo pesante e dove sono stati organizzati una banda ed un presepe vivente. A sorpresa, il padre di Cosimo, finalmente pentito, si presenta in piazza per partecipare alla Santa Messa con il figlio. L'episodio si conclude con una miracolosa nevicata e con una ripresa aerea della chiesa con Don Matteo che guarda il cielo.